IL RITUALE DEL TE’ NEL XIII SECOLO:STORIA DI UN’ANTICA TRADIZIONE

Nel XVIII secolo, il rituale del tè si affermava come un cerimoniale raffinato e affascinante, particolarmente in Inghilterra. Il tè non era solo una bevanda, rappresentava un momento di convivialità, eleganza e unione sociale, un’occasione per sfoggiare buone maniere e sofisticatezze. 

Il pomeriggio britannico si trasformava in uno spettacolo di colori e aromi, dove le élite della società si riunivano per condividere storie e gossip mentre sorseggiavano il loro prezioso tè. Il rito iniziava con la selezione delle foglie, spesso provenienti da paesi orientali come la Cina, che giungevano in fumose navi mercantili. Le famiglie più abbienti conservavano il tè in preziosi contenitori, artigianati in porcellana e decorati con motivi floreali. 

Quando l’ora del tè si avvicinava, i servitori preparavano il tutto con meticolosa attenzione. Il tè veniva infuso in eleganti teiere, spesso in porcellana fine, e servito in tazze delicate, adornate con dorature e disegni intricati. L’acqua, rigorosamente bollente, era versata sulla miscela, liberando gli aromi sottili e avvolgenti delle foglie. Durante questa operazione, le conversazioni fluivano come il tè stesso, con ospiti che si scambiavano complimenti e risate, contribuendo a creare un’atmosfera di intimità e cordialità. 

Il rituale non si limitava alla sola bevanda; accompagnava piccole delizie culinarie. Sandwich sottili, muffin e pasticcini venivano presentati su alzate ornate, deliziando il palato dei presenti.  Ogni boccone era un’opera d’arte, curata nei minimi dettagli, proprio come la presentazione del tè. 

La cerimonia del tè era un ponte tra la cultura orientale e quella occidentale, una celebrazione di bellezza e socialità. In un epoca segnata da profonde trasformazioni, questo rituale diventava simbolo di status e raffinatezza, un atto da ripetere con regolarità nelle dimore nobiliari, contribuendo a cementare legami e amicizie. Così, il tè nel XVIII secolo si elevò a un’importante tradizione, un momento di evasione in un mondo in continua evoluzione.